Prima di
iniziare l’inserimento è opportuno che ogni genitore possa incontrare
l’educatrice di riferimento (ed eventualmente un’altra collega) per iniziare un
percorso di fiducia e crescita reciproca. Il primo colloquio è un momento individuale
durante il quale il genitore può parlare liberamente di ciò che gli sta a cuore
del suo bambino, porre domande sull’organizzazione del nido, di tutto quello
che crede sia importante.
Il colloquio iniziale è il primo passo per un buon inserimento del bambino
all’asilo nido, esso rappresenta una prima visita virtuale, ma anche fisica
della struttura, è un momento delicato ed importante.
Queste le
regole generali da seguire:
- Prestare attenzione al buon clima dell’incontro, evitando di essere troppo formali affinché i genitori possano riconoscere negli educatori professionalità e disponibilità
- Prima di iniziare il colloquio vero e proprio, è cosa buona presentarsi reciprocamente, senza dimenticare di presentare il personale
- Evitare forme di invadenza, quindi bisogna sapere ciò che è opportuno chiedere
- Creare una situazione di scambio reciproco, applicando la regola del 50%, cioè parlare e lasciar parlare, dare e ricevere, comunicare e ascoltare
- Avere uno stile di comunicazione non direttivo, che lasci trasparire competenza e umanità per creare un clima sereno e rassicurante
- Definire la durata del colloquio che non deve essere troppo breve (creando delusione) o troppo lungo (creando dispersione). Il tempo migliore può essere da 20 minuti a non più di mezzora
- Cercare per quanto possibile di conoscere le motivazioni che hanno spinto i genitori ad effettuare la scelta dell’asilo nido: per necessità dovuta agli impegni nel lavoro, per far incontrare il figlio con altri bambini della stessa età e così via
- Chiedere informazioni sulla famiglia e sul bambino, ma anche essere disponibile ai silenzi: è importante comprendere ciò che viene detto, ma anche ciò che in quel determinato momento viene eventualmente taciuto
- Fornire il più chiaramente possibile ed il più adeguatamente possibile le modalità organizzative dell’inserimento e definire insieme i tempi e i modi. E’ anche importante sottolineare la gradualità dell’inserimento stesso
- Descrivere ciò che il nido è e propone: le finalità socio-educative, le regole dell’organizzazione e le routines, i progetti, l’articolazione dei tempi, la descrizione degli spazi e delle attività
- Sottolineare l’importanza di una buona integrazione fra educatori e genitori
- Si sa che non si può dire tutto (e nemmeno chiedere tutto) nel primo incontro, perciò è importante prospettare che vi saranno altre occasioni di incontro e di scambio di notizie.
Orientativamente le fasi del
colloquio sono: 1) presentazione reciproca e domanda di apertura orientata
all’inserimento oppure sul bambino 2) momento informativo 3) momento del
contratto con scansione a grandi linee del periodo di inserimento sempre
modificabile 4) momento della verifica per vedere se la proposta di inserimento
sia praticabile 5) conclusione che lascia aperta la possibilità di
ridefinizione.
A livello contenutistico le
informazioni devono riguardare:
·
Composizione
nucleo familiare
·
Informazioni
generali
·
Alimentazione
·
Sonno
·
Cambio e
autonomia personale
·
Linguaggio e
comunicazione
·
Relazioni
·
Giochi
Attenzione ! Il colloquio non serve per:
·
Raccogliere
informazioni troppo dettagliate sulle abitudini del bambino e della famiglia
·
Fare una
valutazione psicologica della famiglia
·
Fare
diagnosi sul bambino
Di seguito, una scheda utile, tratta dal libro di Borghi:
Cliccando QUI potete trovare diverse schede adattabili e riutilizzabili nel vostro contesto!
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