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- Il distacco è un processo emotivo e psicologico, ma non è un fatto naturale. È un passaggio necessario alla crescita di ciascun bambino ed avverrà molte volte nel corso della vita, ma deve essere progressivo, deve rispettare i tempi dei bambini e bisogna accogliere le difficoltà
- È molto importante la cura degli spazi, degli arredi e dell’ambiente in generale che deve essere disposto a misura di bambino per accoglierlo al meglio. Il nido deve diventare un luogo che il bambino, ma che anche il genitore, sente “suo”
- L’ambientamento è un processo che deve tener conto dei bisogni specifici di ciascun bambino, soprattutto se piccolo
- Fondamentale per il bambino e la famiglia è il rapporto, non solo con gli educatori, ma anche con il resto del personale che opera nella struttura
- Gli educatori devono far capire ai genitori che l’esperienza del nido non rompe il legame affettivo tra genitori – figli
- È essenziale rispettare anche i tempi dei genitori, oltre a quelli dei bambini, e i loro approcci con i figli, curando i rapporti con le famiglie
- Gli educatori non devono mai sentirsi sostituti dei genitori, ma fungere da supporto e sostegno alla genitorialità
- Si devono favorire: il distacco dalle figure genitoriali, l’attaccamento verso le educatrici, l’ambientamento a spazi, ritmi ed abitudini talvolta diversi da quelli domestici, la condivisione con i pari
- Bisogna fare molta attenzione anche ai bambini inseriti negli anni precedenti
- Incoraggi il figlio ad esplorare l’ambiente in modo autonomo, pur restando sempre a disposizione
- Saluti in modo deciso e diretto il bambino al momento del distacco
- Se il bambino inizia a piangere quando lo si saluta, bisogna andare via lo stesso
- Non inganni il bambino, allontanandosi di nascosto
- Parli positivamente al bambino della struttura, dei giochi, delle educatrici anche a casa
Gli aspetti più cruciali dell’ambientamento al nido si possono ascoltare e vedere in questo video:
Di solito,
l’ambientamento si dice concluso quando in bambino va al nido con felicità, non
piange al saluto, durante la giornata si dimostra curioso e attivo. È normale
comunque che dopo periodi di malattia, lunghe assenze o tensioni a casa il
bambino possa presentare delle crisi.
Fonti
Restiglian
E., Progettare al nido. Teorie e pratiche
educative, Carocci Editore, Roma 2012
Borghi
B. Q., Nido d’infanzia 1, Erickson,
Trento 2007
Bestetti
G., Piccolissimi al nido, Armando
Editore, Roma 2007
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