Essere risorsa
per le famiglie significa, prestare sempre più cura e attenzione a quei momenti,
come l’accoglienza e il ricongiungimento, in cui può essere messa in atto
una comunicazione circolare (genitore, bambino, educatore), non casuale, ma
consapevolmente programmata. È in queste occasioni che l’educatrice può,
osservando la relazione della coppia bambino/genitore, “dare voce” a quei
comportamenti del bambino che, a volte, vengono letti dal genitore in modo
inadeguato, perché deviati dall’ansia e dalla preoccupazione.
Riflettere e
mettere in atto atteggiamenti, strategie, scelte educative da parte delle educatrici,
in quelle occasioni in cui i tre soggetti attivi del nido sono presenti
contemporaneamente, può aiutare il genitore a cogliere la diversa modalità di
relazione dell’educatrice nei confronti del suo bambino e consente
all’educatrice stessa di rendere comprensibili agli occhi del genitore gli
atteggiamenti del bambino, nella relazione con i coetanei, l’educatrice e il
genitore (i pianti, i morsi, i rifiuti, ecc.).
L’educatrice risorsa
per le famiglie, riesce a mettersi nei panni dei genitori, dimostrando chiaramente
la sua accettazione nei confronti della mamma e del papà, manifestandola tramite
azioni, parole, comportamenti. L’educatrice che sa provare empatia è capace di:
“avere familiarità con una vasta gamma di sentimenti, guardare con la mente e
non solo con gli occhi, riconoscere la parzialità del proprio punto di vista”
(Stradi, 2001).
Saper ascoltare
quanto ai genitori sta a cuore, capire i sentimenti e i significati nascosti
nel messaggio che viene inviato, riconsegnare la propria interpretazione senza
aggiungere o togliere nulla, costituisce una fase utile per mettere a fuoco i
problemi. “Mettersi nei panni” dei genitori significa esprimere
professionalità, sapendo indagare le dinamiche e le modalità di risposta ai
problemi della vita affettiva e relazionale.
Tratto da Mondozero3 n. 6 Maggio-Giugno 2009
(R. Bosi, Pedagogia al nido, Carocci Roma 2002,
D. Schön, Il professionista riflessivo,
Dedalo, Bologna 2002, M.C. Stradi, Dialogo
insegnanti-genitori, Junior, Bergamo 2001).
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