I genitori di
oggi manifestano molte ansie, preoccupazioni e difficoltà, necessitano di molte
risposte, perché si sentono impreparati di fronte alla genitorialità, visto che
oggi si cresce in famiglie con figlio unico, senza la frequentazione di
cuginetti o nipotini, e spesso il primo bambino che una persona tiene in
braccio è il proprio. Quale luogo
migliore per rispondere a questo bisogno di formazione se non il nido? Il
nido è un ambiente accogliente, famigliare e significativo per i genitori, nonché
ricco di emozioni e ricordi, è il posto che racchiude una parte importante
della vita del bambino e di conseguenza coinvolge l’intera famiglia. La formazione
per i genitori può essere condotta da esperti di varie professionalità
(psicologi, pedagogisti, educatori o formatori) e può seguire diverse modalità
e approcci. I due modelli più validi da realizzare sono: i Parent Training e le Scuole dei
Genitori. Consistono in percorsi formativi di gruppo guidati da uno o due
formatori, della durata di circa 4-5 incontri, con una ventina di partecipanti
al massimo. La prima applicazione pratica del Parent Training nasce con lo
scopo di affrontare tematiche specialistiche: dall’autismo ai disturbi del comportamento,
dalle fobie al disturbo con deficit di attenzione e iperattività. Si tratta
appunto di cicli di incontri rivolti ai genitori di bambini che soffrono di
queste patologie, al fine di dare loro strumenti pratici per impostare criteri
educativi corretti e gestire le relazioni interfamigliari con consapevolezza e
con maggiore serenità. Questo modello di intervento si rivela subito innovativo
in quanto, pur essendo affiancato al trattamento clinico e riabilitativo
effettuato dai professionisti, pone al centro dell’attenzione la famiglia nella
sua unicità. Il Parent Training mette a fuoco dimensioni così “calde” della
quotidianità genitoriale da riscuotere, inevitabilmente, largo interesse e
grande partecipazione, perché di fatto avviene una forma di supporto
psico-educativo esteso alle situazioni quotidiane quali il sonno, la pappa, il
gioco...
Un’altra
metodologia di supporto alla genitorialità è la cosiddetta Scuola dei Genitori,
meno tecnico pratica e più umanistica rispetto al Parent Training; la modalità generale
prevede una serie di incontri che seguono un filone argomentativo (ad esempio,
le paure del bambino,oppure i bisogni del bambino,) per stimolare, attraverso
esercitazioni e attività di vario tipo (come la lettura di fiabe), una maggiore
riflessione sulle dinamiche sottese alla genitorialità (credenze, aspettative,
tratti di personalità, storia personale e di coppia).
L’autoconsapevolezza
aumenta la possibilità che i comportamenti genitoriali siano efficaci ed
equilibrati, e soprattutto in grado di migliorare le interazioni e il benessere
di tutti in componenti della famiglia.
Organizzare un setting
formativo al nido può rivelarsi una strategia vincente in quanto questi percorsi
di formazione riescono a rispondere a una duplice funzione fondamentale: quella
di in-formare e quella di creare occasioni di socializzazione tra genitori, permettendo
loro di incontrarsi in un luogo positivo e di condividere le proprie
esperienze.
Qualche
suggerimento per chi voglia proporre un intervento formativo al nido:
·
Sperimentare,
adattarsi alle esigenze di quel territorio specifico, di quel gruppo di
famiglie specifico.
· Più che trasmettere
dall’alto dei contenuti astratti, insegnare delle abilità pratiche, dei metodi
di comportamento semplici e chiari sperimentabili a casa dal genitore
·
Creare un buon clima
di gruppo, in cui ciascuno si senta libero di porre domande e fare osservazioni
·
Seguire un approccio
collaborativo (in cui il genitore è considerato protagonista insieme al
formatore e viene aiutato a scoprire e valorizzare le proprie risorse) e
contestuale
· Inserire la
trasmissione di metodi e tecniche all’interno di una prospettiva emotiva e
relazionale fatta di comprensione ed empatia e libera dai giudizi; essere
sinceri, realistici e umili, cioè porsi come guide sicure ma non come esperti
intoccabili.
· Genitori, si diventa.
Tempo, fortuna, pazienza… e – perché no? – un buon corso di formazione.
Tratto da Mondozero3 n. 5 Marzo-Aprile 2010 (L.
Benedetto, Il Parent Training: counseling e formazione per genitori,
Carocci Roma 2005, C. Simonetti, Le scuole per genitori, Cacucci, Bari
2001).