Per un educatore di nido è fondamentale interrogarsi
sul “non detto”, sul “latente”, sull’implicito di tutte le situazioni
che vive. Le educatrici devono interrogarsi profondamente non solo su se
stesse e sul proprio operato ed emozioni ma anche sul "non detto" di
ciò che i genitori raccontano del loro bambino, su ciò che fanno
trasparire in maniera più o meno diretta e cosciente della loro
relazione con il piccolo. Di seguito alcuni esempi significativi di
domande chiave profonde da porsi:
- Qual è l’idea di separazione di questa mamma dal suo bambino al momento di lasciarlo al nido?
- Cosa ritiene questa famiglia che un bambino di un anno dovrebbe saper fare?
- Qual è il significato del comportamento non verbale di questo papà?
- Perché questa famiglia considera così importante mantenere questa abitudine alimentare della sua bambina?
- In che modo questi genitori a casa danno da mangiare, addormentano, coccolano, raccontano le fiabe al loro figlio?
- Quando e come gli dimostrano che gli vogliono bene?
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