mercoledì 1 gennaio 2014

FIGURA DI RIFERIMENTO O SISTEMA DI RIFERIMENTO?

La figura di riferimento è la persona che accompagna in modo privilegiato il percorso al Nido di ciascun bambino e della sua famiglia. La figura di riferimento si occupa di tenere a mente le specificità del sistema familiare e di seguire i processi di crescita e le inevitabili crisi del bambino comprendendole nel loro significato evolutivo,  potendo così concentrare le proprie energie su un numero ridotto di bambini e famiglie. Così facendo, l’educatrice di riferimento può rispondere alle esigenze di stabilità e di sicurezza di bambini e genitori. Questa persona non potrà però essere sempre presente, per cui è indispensabile che il bambino, col tempo, instauri relazioni significative anche con le altre educatrici.
L’educatrice di riferimento si occupa quindi:
  • Costruisce un rapporto individualizzato sostitutivo conquistando progressivamente la fiducia del bambino
  • Rappresenta punto di appoggio e di fiducia per la famiglia proponendosi come figura stabile con la quale comunicare, interagire e scambiare opinioni su quello che avviene quotidianamente e sui bisogni educativi del singolo bambino
  • Rende il bambino sempre più autonomo 
Le funzioni dell’educatrice di riferimento sono state riassunte da Borghi nella scheda seguente:


Attenzione al malinteso: l’educatrice non deve considerare come “suoi” i bambini del suo gruppo e dimenticarsi dei “bambini delle colleghe”!!

     Nei decenni passati c’è però stato un ampio dibattito su questo argomento: ai sostenitori della “figura di riferimento unica” si opponevano i sostenitori del “sistema di riferimento”. Secondo questi ultimi si deve lasciare la possibilità al bambino, per quanto piccolo sia, di scegliere, di volta in volta, a quale degli adulti presenti orientarsi. Con questo modello è il gruppo degli educatori che detiene la regia e la responsabilità della mediazione del nuovo contesto e del relativo ambientamento del bambino al Nido. Inoltre viene riconosciuta al bambino l’effettiva potenzialità all’esperienza dell’espansione e del cambiamento del proprio consueto contesto di vita nonché la capacità di mediare rispetto al gruppo dei pari.





FIGURA di riferimento


SISTEMA di riferimento

Accoglienza

Individuale

Di gruppo

Distacco

Deve essere contenuto, sostenuto e mediato dall’educatore.

Deve essere comunicato e condiviso tra bambini, tra bambini e adulti, tra genitori ed educatori, tra genitori.

Aspetti critici

Passaggio
dai “bambini di nessuno” ai “miei bambini”: la figura di riferimento rischia di rinchiudersi in un rapporto esclusivo.

Passaggio dai “nostri bambini” ai “bambini di nessuno”: passaggio da una figura di riferimento che rischia di divenire esclusiva e di non riconnettersi al gruppo di lavoro a un gruppo in cui gli individui sono potenzialmente indefiniti e i legami poco stabili.
Quando è utile
I genitori preferiscono rivolgersi ad una persona sola piuttosto che a molte, e sembra che riescano a parlare più liberamente proprio perché sanno che quella è la persona che segue il loro bambino più da vicino (alleanza genitori-bambini).
Laddove il sistema di attaccamento madre-bambino non risulti stabile, l’educatore di riferimento può provocare gelosie e comportamenti ambivalenti nel genitore, il sistema di riferimento elude le dinamiche personali.

Nei vostri asili come siete organizzate? Lavorate attraverso la FIGURA DI RIFERIMENTO o utilizzate il modello del SISTEMA DI RIFERIMENTO? Aspettiamo le vostre esperienze!

Fonti
Mantovani, Restuccia Saitta, Bose, Attaccamento e inserimento. Stili e storie delle relazioni al nido, Franco Angeli, Milano 2003
Bestetti G., Piccolissimi al nido, Armando Editore, Roma 2007

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