venerdì 3 gennaio 2014

IL CIUCCIO

Togliere il ciuccio?
Smettere di fumare?
Diminuire il numero dei caffè durante la giornata?.....

Se qualcuno un giorno senza nessuna motivazione, senza preavviso, vi impedisse di poter praticare le vostre abitudini, per potervi consolare e rilassare, voi come reagireste?
Le reazioni sicuramente sarebbero di rabbia, ira, tristezza e d’inquietudine, quindi si può immaginare un bambino come possa reagire se l’adulto dovesse decidere di punto in bianco di negargli il ciuccio. Le reazioni del bambino possono essere uguali a quelle dell’adulto, ma molto più forti e destabilizzanti.

Per togliere il ciuccio, non c’è una ricetta valida a livello universale, perché ogni bambino è diverso e ogni famiglia ha il proprio equilibrio, è sempre un’incognita. È opportuno ricordare che la suzione è un gesto naturale nei bambini, perché soddisfa il bisogno primario della nutrizione ed è un modo per affrontare la paura e la solitudine; infatti può essere un importante aiuto psicologico utile a conciliare il sonno, a scaricare le tensioni, a far sentire il bambino sicuro e protetto e dargli piacere (succhiare rappresenta un modo di esplorazione del mondo circostante, attraverso il quale dalla nascita ai due anni il bambino porta alla bocca qualsiasi oggetto).
Quando il bambino sarà pronto a togliere il ciuccio, lo farà da solo senza che nessun adulto gli suggerisca il momento adatto, questo accadrà, quando lui si sentirà sicuro di se stesso, troverà altrimenti un altro oggetto che potrà sostituirlo. Non c’è un momento preciso per togliere il ciuccio al bambino, in genere avviene spontaneamente verso i due o i tre anni, (entro i quattro) quando il bambino acquisisce fiducia in sé stesso. In ogni caso il distacco dal ciuccio non deve mai essere improvviso, ma graduale!
Ad esempio si può decidere insieme al bambino di conservarlo in una scatolina o in un posto sicuro quando non lo usa; un buon metodo per l’abbandono definitivo è quello di creare un rituale come legare il ciuccio ad un palloncino facendolo volare via, lasciarlo alla fatina dei ciucci, seppellirlo nella terra con dei semini, regalarlo ad un bambino appena nato. Bisogna evitare metodi coercitivi, è meglio giocare con la fantasia e la creatività! L’importante è che il bambino sia protagonista e si senta coinvolto, viva quindi l’abbandono del ciuccio come una sua scelta. Meglio poi scegliere un periodo tranquillo, senza stress, magari durante le vacanze e nel giorno di compleanno quando “diventa grande”.



Ecco qualche libro da suggerire ai genitori, e da leggere insieme al bambino al nido:

Anch’io voglio il ciuccio! di Lindgren, Landström
Battista e il ciuccio di Uri Orlev
Ciao ciao, Ciuccio! di Brigitte Weninger
Il ciuccio di Nina di Christine Naumann-Villemin
Lo vuoi il mio ciuccio? di Biagio Bagini, Marcella Moia
Il mio ciuccio per te di Emanuela Nava
Voglio il mio ciuccio di Tony Ross

Ed infine guardate questo video! 



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