venerdì 10 gennaio 2014

IL NON DETTO

Per un educatore di nido è fondamentale interrogarsi sul “non detto”, sul “latente”, sull’implicito di tutte le situazioni che vive. Le educatrici devono interrogarsi profondamente non solo su se stesse e sul proprio operato ed emozioni ma anche sul "non detto" di ciò che i genitori raccontano del loro bambino, su ciò che fanno trasparire in maniera più o meno diretta e cosciente della loro relazione con il piccolo. Di seguito alcuni esempi significativi di domande chiave profonde da porsi:

  • Qual è l’idea di separazione di questa mamma dal suo bambino al momento di lasciarlo al nido?
  • Cosa ritiene questa famiglia che un bambino di un anno dovrebbe saper fare?
  • Qual è il significato del comportamento non verbale di questo papà?
  • Perché questa famiglia considera così importante mantenere questa abitudine alimentare della sua bambina?
  • In che modo questi genitori a casa danno da mangiare, addormentano, coccolano, raccontano le fiabe al loro figlio?
  • Quando e come gli dimostrano che gli vogliono bene?
Fonti: Elisabetta musi, Mondozero3 n. 2 settembre-ottobre 2008

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