domenica 8 dicembre 2013

IL PRIMO COLLOQUIO

Prima di iniziare l’inserimento è opportuno che ogni genitore possa incontrare l’educatrice di riferimento (ed eventualmente un’altra collega) per iniziare un percorso di fiducia e crescita reciproca. Il primo colloquio è un momento individuale durante il quale il genitore può parlare liberamente di ciò che gli sta a cuore del suo bambino, porre domande sull’organizzazione del nido, di tutto quello che crede sia importante.
Il colloquio iniziale è il primo passo per un buon inserimento del bambino all’asilo nido, esso rappresenta una prima visita virtuale, ma anche fisica della struttura, è un momento delicato ed importante.
Queste le regole generali da seguire:
  •    Prestare attenzione al buon clima dell’incontro, evitando di essere troppo formali affinché i genitori possano riconoscere negli educatori professionalità e disponibilità
  •     Prima di iniziare il colloquio vero e proprio, è cosa buona presentarsi reciprocamente, senza dimenticare di presentare il personale
  •       Evitare forme di invadenza, quindi bisogna sapere ciò che è opportuno chiedere
  •     Creare una situazione di scambio reciproco, applicando la regola del 50%, cioè parlare e lasciar parlare, dare e ricevere, comunicare e ascoltare
  •      Avere uno stile di comunicazione non direttivo, che lasci trasparire competenza e umanità per creare un clima sereno e rassicurante
  •      Definire la durata del colloquio che non deve essere troppo breve (creando delusione) o troppo lungo (creando dispersione). Il tempo migliore può essere da 20 minuti a non più di mezzora
  •     Cercare per quanto possibile di conoscere le motivazioni che hanno spinto i genitori ad effettuare la scelta dell’asilo nido: per necessità dovuta agli impegni nel lavoro, per far incontrare il figlio con altri bambini della stessa età e così via
  •      Chiedere informazioni sulla famiglia e sul bambino, ma anche essere disponibile ai silenzi: è importante comprendere ciò che viene detto, ma anche ciò che in quel determinato momento viene eventualmente taciuto
  •    Fornire il più chiaramente possibile ed il più adeguatamente possibile le modalità organizzative dell’inserimento e definire insieme i tempi e i modi. E’ anche importante sottolineare la gradualità dell’inserimento stesso
  •     Descrivere ciò che il nido è e propone: le finalità socio-educative, le regole dell’organizzazione e le routines, i progetti, l’articolazione dei tempi, la descrizione degli spazi e delle attività
  •       Sottolineare l’importanza di una buona integrazione fra educatori e genitori
  •     Si sa che non si può dire tutto (e nemmeno chiedere tutto) nel primo incontro, perciò è importante prospettare che vi saranno altre occasioni di incontro e di scambio di notizie.
   
    Orientativamente le fasi del colloquio sono: 1) presentazione reciproca e domanda di apertura orientata all’inserimento oppure sul bambino 2) momento informativo 3) momento del contratto con scansione a grandi linee del periodo di inserimento sempre modificabile 4) momento della verifica per vedere se la proposta di inserimento sia praticabile 5) conclusione che lascia aperta la possibilità di ridefinizione.
A livello contenutistico le informazioni devono riguardare:
·         Composizione nucleo familiare
·         Informazioni generali
·         Alimentazione
·         Sonno
·         Cambio e autonomia personale
·         Linguaggio e comunicazione
·         Relazioni
·         Giochi
Attenzione ! Il colloquio non serve per:

·         Raccogliere informazioni troppo dettagliate sulle abitudini del bambino e della famiglia
·         Fare una valutazione psicologica della famiglia
·         Fare diagnosi sul bambino



Di seguito, una scheda utile, tratta dal libro di Borghi:



















Cliccando QUI potete trovare diverse schede adattabili e riutilizzabili nel vostro contesto!

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