domenica 15 dicembre 2013

LE ROUTINE AL NIDO

Le routine sono occasioni e opportunità di cura e non solo rituali fissi che si sviluppano in modo più o meno uguale ogni giorno, per questo è importante commentare e descrivere i gesti che si compiono sul corpo del bambino, coinvolgendolo nelle piccole scelte che lo riguardano, per percepirsi come persona dotata di soggettività e personalità. Ad esempio “Togliamo prima i calzini o il pannolino?” “Vuoi subito un altro cucchiaio di pappa o ci riposiamo un po’?”. Le routine sono condizione di rafforzamento di abilità cognitive e comportamentali, in quanto rispondono al bisogno di ripetitività dei bambini che da loro sicurezza e permette di comprendere la realtà che li circonda; le routine allora rappresentano il modo in cui i bambini e le educatrici possono ottenere benefici reciproci.  

I benefici per i bambini  sono:
·         rapporto individualizzato con l’educatrice
·         facilitazione del legame di attaccamento sicuro
·         aumento dell’autostima, dell’autonomia e dell’autoefficacia
·         creazione di occasioni di attenzione congiunta
·         miglior sviluppo (in tutte le aree)

I benefici per le educatrici sono:
·         facilitazione della creazione di un legame di attaccamento sicuro
·         facilitazione della conduzione del gruppo e conseguente riduzione dell’affaticamento
·         riduzione dello stress lavoro-correlato
·         soddisfazione nel percepire apprezzato il proprio operato

Obiettivi delle routine:
·         identificare costanti e ripetitività di alcune situazioni
·         identificare spazi e luoghi
·         individuare una sequenza temporale
·         ripetere e riprodurre autonomamente sequenze
·         soddisfare autonomamente le proprie necessità
I bambini non avendo la concezione del tempo come quella di un adulto, riescono a capire ciò che accade e ad orientarsi temporalmente solo attraverso “ciò che accade prima e ciò che accade dopo”. Ad esempio, i bimbi al nido sanno che la mamma verrà a prenderli “dopo la nanna” o “dopo la merenda”. Proporre ai genitori di confrontarsi su questi momenti ricorrenti permette di attenuare le sensazioni di giudizio e di creare un atteggiamento solidale per scambio di esperienze e suggerimenti, assumendo così una forte connotazione educativa.

Le Routine:
·         Non devono essere intese come azioni meccaniche e ripetitive, come abitudini che rispondono solo dei bisogni sanitari e igienici
·         Sono momenti di cura ricchi di intimità, calore, accoglienza che consolidano un rapporto personalizzato tra educatore e bambino
·         Aiutano il bambino a orientarsi a livello spaziale e temporale

La suddivisione delle routine quotidiane comprende:

·         Accoglienza al mattino
·         Merenda
·         Cambio
·         Pasto (pranzo)
·         Riposo
·         Merenda
·         Ricongiungimento



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