sabato 21 dicembre 2013

QUANTI DIVERSI TIPI DI AMBIENTAMENTO?



Nei nidi sono diffusi diversi tipi di ambientamento:

  • a goccia, che prevede di inserire 1-2 bambini alla volta e di iniziare con un altro solamente quando i precedenti hanno completato il percorso. Nel caso ci fossero molti ambientamenti, questo approccio non lascia molto tempo ad ogni diade, oltre ad essere una modalità di lavoro centrata sull’adulto  e riguardante soprattutto il rapporto educatore-bambino.

  • a strati, quando si inizia con un gruppetto di bambini e quando questi sono a buon punto, inizia un altro gruppetto. Sono quindi presenti contemporaneamente bambini che si trovano in diverse fasi dell’ambientamento.

  • a pacchetto, che prevede l’ambientamento di 6-8 bambini assieme, puntando sul rapporto tra pari e sulla socializzazione sia dei bambini che dei genitori.

L’ambientamento di gruppo consentirebbe di: disporre di tempi reali ed adeguati, complessivamente più lunghi per ciascuno bambino (sia per la fase iniziale che per quella di consolidamento); creare relazioni fra genitori; concentrare le attenzioni delle educatrici sui bambini; gestire in modo più flessibile e personalizzato ciascun percorso. L’ambientamento individuale invece sembrerebbe più adatto per i lattanti e per le realtà più piccole.

Comunque… Non importa quale si scelga, basta che l’ambientamento non sia considerato una semplice routine automatica e uguale per tutti ma una pratica delicata che necessita di un’osservazione delle caratteristiche individuali e dei bisogni dei bambini nella consapevolezza che i comportamenti e le reazioni variano da bambino a bambino, anche in rapporto all’età. Qui sotto un esempio di indicazioni per l’osservazione durante l’ambientamento.

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