“La
pedagogia del nido è una pedagogia che si fonda sulle emozioni”
(R.
Bosi)
Per
lo sviluppo equilibrato di un individuo, fin dall’infanzia è
fondamentale lo sviluppo della cosiddetta competenza
emotiva,
ovvero la capacità di entrare in contatto con le proprie emozioni,
comprenderle, esprimerle e regolarle senza disorganizzarsi. La
competenza emotiva è inoltre importante per stabilire buone
relazioni,
è la base dell’empatia e delle abilità sociali: ci serve per
comprendere gli stati d’animo altrui e modulare i nostri
comportamenti nei rapporti con gli altri.
Per
competenza emotiva s'intende l'insieme delle capacità che
consentono di riconoscere, comprendere e rispondere coerentemente
alle emozioni altrui e di regolare l'espressione delle proprie in
modo adeguato rispetto al contesto.
La
competenza emotiva riguarda due aspetti:
- il
SE’ (la conoscenza delle
proprie emozioni e della loro ambivalenza);
- gli
ALTRI (il saper
riconoscere le emozioni degli altri, il saperle regolare, il saper
esprimere agli altri le proprie).
Essa
presuppone la presenza di:
-
conoscenze (delle proprie e
altrui emozioni, le regole di esibizione, il linguaggio emotivo);
-
abilità di comportamento (come
la capacità di regolare le proprie emozioni).
LE
3 DIMENSIONI DELLA COMPETENZA EMOTIVA:
- L’ESPRESSIONE EMOZIONALE : utilizzare i gesti per esprimere messaggi emotivi non verbali, dimostrare coinvolgimento empatico, manifestare emozioni sociali, essere consapevoli che è possibile controllare l’espressione manifesta di emozioni socialmente disapprovate;
- LA COMPRENSIONE EMOZIONALE : discernere i propri stati emotivi, discernere gli stati emotivi altrui, utilizzare il vocabolario emotivo;
- LA REGOLAZIONE EMOZIONALE : fronteggiare le emozioni negative e quelle positive o le situazioni che le suscitano, “sovraregolare” strategicamente l’esperienza e l’espressione delle emozioni.
Perché,
infine, è importante lavorare sulle emozioni?
3
MOTIVI principali...
1. La
conoscenza e la gestione dei vissuti emotivi sono determinanti per
l’equilibrio e il benessere psicofisico. Ogni volta che l’individuo
prende coscienza del proprio stato interiore, conosce meglio se
stesso poiché ha l’opportunità di entrare in contatto con la
parte più intima di sé.
2. La
riflessione sugli stati d’animo propri e altrui permette inoltre di
incrementare la capacità empatica, che implica l'assunzione della
prospettiva emotiva dell'altro, cioè la capacità di condividere le
sue stesse emozioni.
3.
L’educazione ai sentimenti risulta quindi un percorso significativo
per capire meglio se stessi e gli altri.
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